SURVIVAL KIT
15 TIPS BEFORE MOVING TO THE US
Lo sappiamo tutti, gli Stati Uniti sono il sogno della maggior parte delle persone, soprattutto per noi Europei che vediamo il nostro continente un po’ vecchio e con poche prospettive allettanti per il futuro. Ma se la saggezza popolare e’ ancora attuale, mai come ora vale il famoso detto: “l’erba del vicino e’ sempre piu’ verde”.
Ora non fraintendetemi, gli Stati Uniti sono veramente pazzeschi, credo di poterne parlare con cognizione di causa dopo esserci venuta in vacanza ogni anno per 10 anni consecutivi road-trippando su e giu’, da est ad ovest e vivendo ora in California.
Non ero quindi a digiuno di informazioni e di conoscenze pregresse sulla cultura americana ma devo essere sincera, avrei tanto voluto che qualcuno mi preparasse e mi dicesse cio’ che sto per raccontarvi. Dopo epocali figure di …., arrabbiature e diversi shock culturali, ecco a voi 15 consigli per “sopravvivere” nella societa’ americana.
1.I saluti
Che bello qui ti salutano tutti, tutti ti fanno un bel sorriso accogliente nei negozi, nei supermercati, per strada e un: “Hi! How are you doing?” non si nega a nessuno, tu ti senti veramente ben voluto e soprattutto galvanizzato e colpito da questo inaspettato interessamento (i miei compatrioti sanno bene di cosa parlo, visto che in Italia nessuno ti considera non prima di aver bevuto il terzo caffe’ della giornata e forse nemmeno dopo quello).
Spinto da questa botta di positivita’ inizi a pensare di intavolare una conversazione e rispondi con un bel sorriso a 32 denti e un: “Good, thanks. And you?”…ma non sei ancora arrivato al “you” che il tuo interlocutore se ne e’ gia’ andato. Scoprirai poi che tutto cio’ e’ solo un saluto piu’ lungo, una gentilezza, un’abitudine ma a nessuno frega se oggi stai bene o no. Percio’ limitatevi ad un: “Good, and you?” e soprattutto non aspettatevi una risposta.
2. Personal conversations
Come gia’ detto e molti di voi gia’ sapranno se sono stati almeno una volta in America, l’Americano tendenzialmente e’ un tipetto gentile, educato, friendly ed apparentemente interessato alla vostra vita. Quando poi sapra’ che siete italiani vorra’ sapere tutto di voi perche’ l’Italia e’ considerata la “dreamy vacation” per eccellenza, un po’ come per noi lo sono gli States.
Sarete entrati cosi’ in sintonia che a questo punto sarete gia’ amici su Facebook e vi sentirete non solo fighi di essere italiani (dopo tutte le lodi al nostro Paese) ma anche un po’ fighi di aver fatto amicizia cosi’ in fretta…ma, si’ c’e’ un MA, vi ricordate che 3 righe prima ho detto APPARENTEMENTE, ecco non era a caso, era dettato dall’esperienza perche’ quando rincontrete di nuovo il vostro nuovo amico non rimaneteci di …. come me quando non avra’ la minima idea di chi voi siate e ricomincera’ la stessa identica conversazione, stupendosi ancora una volta che siete italiani e dicendovi di nuovo quanto e’ fico il vostro paese ecc, ecc.
Ora ho riflettutto a lungo su questa cosa e siccome mi e’ capitata non 1 ma decine di volte i casi sono 3:
- Le pesone che ho incontrato hanno tutte problemi con la memoria a lungo termine;
- Sto sulle palle a tutti e sono cosi’ poco interessante che tempo 3 secondi e si sono scordati chi sono;
- Oltre ad essere gentili, educati e friendly forse sono anche un tantino superficiali e non realmente interessati a conoscerti.
3. Se non guidi, non sei nessuno
Abito a 300m da un supermercato e a 10 minuti scarsi a piedi dal centro e ancora si stupiscono se mi vedono raggiungere a piedi tali destinazioni, sconcertati dal mio affronto e un po’ impietositi (soprattutto se piove) si offrono di darmi un passaggio, ma quando rifiuto e faccio notare che sono solo 300m a piedi mi guardano perplesssi come se fossi venuta direttamente da un altro pianeta. Certamente nella loro adolescenza non hanno dovuto lottare come noi, 5 anni di superiori e gli anni dell’universita’ sono serviti a temprarci a ogni mezzo di trasporto in qualsiasi condizione meteo. Loro a 16 anni, poverini, hanno gia’ la patente, che ne sanno dei nostri viaggi della speranza. (Fanno eccezione naturalmente le grandi citta’ dove guidare e’ impossibile)
4. I pedoni, specie in estinzione
E mi pare pure ovvio, chi sono questi sconosciuti? Naturalmente se tutti vanno in macchina e tu vai a piedi non solo rompi le palle a chi deve svoltare e per colpa tua deve fermarsi e aspettare, ma c’e’ pure un’altissima possibilita’ che tu non sia locale e di questi tempi non e’ mai una buona cosa. Insomma ogni volta che devo attraversare la strada e’ un’impresa e considerato che vengo dall’Italia e non dalla Svezia, e’ tutto dire.
5. Il cibo
Aiuto. Ok, non cadiamo nel solito cliche’: sei italiana, ti mancano le lasagne della mamma e la pizza. Si’ ovviamente, ma no, non pretendo tanto. Ignoravo il fatto che qui e’ quasi d’obbligo spendere un capitale nei negozi biologici perche’ in USA tantissime sostanze dannose che in Europa sono bandite qui sono legali. Sappiate che quando verrete qui il vostro corpo si ribellera’ a queste sostanze sconosciute e la vostra pelle inziera’ a farvi dei bei regalini sotto forma di brufoli e i numeri della bilancia inizieranno a raddoppiare. No matter what. Quindi occhio, cercate di stare attenti, leggete le etichette e vale la regola che “se costa poco e’ pieno di schifezze”.
6. Garlic (aglio) & Pasta Alfredo
Se sei italiano allora in automatico mangi aglio. What??!!! A me personalmente l’aglio non piace e non mi e’ mai capitato tante volte come qui di dover controllare che in ogni pietanza non ci fosse costui, camuffato sotto ogni forma. Non mi piace e non lo digerisco ma quando fai notare che no, anche se sono italiana non mangio aglio e il garlic bread non e’ proprio una specialita’ italiana, mi sento in colpa come se avessi detto ad un bambino che Babbo Natale non esiste. Se poi si tocca l’argomento Pasta Alfredo, per loro tipica specialita’ italiana, mi sento la strega cattiva quando nei loro occhi vedo crollare tutte le loro certezze sulla cucina italiana. Ma chi cavolo e’ Alfredo???!!!Boh!!!!
7. Il mistero sulla pizza
Dunque nella Bay Area, ormai fighetta grazie a tutti i geek plurimiliardari, una pizza margherita decente costa 25$ (e vi lamentate dei 16 euro di Cracco? Mannaggia a voi!), ma al di la’ dell’oltraggio sul prezzo (il costo della vita e’ diverso) la vera domanda e’: perche’ 4 persone si dividono una margherita (e sono sazi) ma se ordinano una qualsiasi altra cosa e’ grande quanto un tacchino?
Per me questo resta un grande mistero, tutte le porzioni sono enormi e loro prendono svariate cose ma la pizza no, 1 massimo 2 fette a testa. Why? Inutile dire che quando in 2 ordiniamo 2 pizze ci meritiamo lo sguardo simpatico del Dott. Nowzaradan.
Chiunque sappia risolvere questo mistero si faccia sentire.
8. La mancia
La mancia, un dramma, ammetto che per me sia un limite dovuto al fatto che non sono abituata a darla in Italia ma ha rotto pure un po’ gli zebedei.
Ok al ristorante, in quanto il coperto non si paga e nemmeno l’acqua (quella del rubinetto) ma perche’ devo “tippare” tutti? Il parrucchiere, la manicure, se compro un succo, un caffe’, il tizio del wifi…. nessuno mi ha mai dato una tip per aver fatto l’appello in classe o corretto 300 verifiche.
9. Il parrucchiere
Ho sempre odiato andare dal parrucchiere, ma devo farlo almeno una volta all’anno per tagliare i capelli. Cerco sempre di farlo quando sono in Italia ma la mia amata parrucchiera era chiusa per ferie l’ultima volta, quindi sono in una situazione di disperata necessita’.
Sappiate che:
- Potete decidere di non farvi lavare i capelli e pagherete di meno, ve li bagneranno solo con lo spray per tagliarli;
- Piu’ i vostri capelli sono lunghi, piu’ il vostro servizio costera’;
- Compreso nel prezzo c’e’ l’asciugatura naturale, se volete la piega costera’ di piu’;
- Se come me andate dal parrucchiere aspettandovi almeno che vi lavi i capelli, ve li tagli e vi faccia la piega, preparatevi a spendere non meno di 75$;
- AH, non dimenticatevi che dovete ancora aggiungere la nostra amica MANCIA!
10. Sfatiamo un mito: in California fa freddo e piove
In California non fa sempre caldo e non c’e’ sempre il sole, almeno da quando ci vivo io. Le persone con cui parlo mi dicono che ci sono stati anni di siccita’, apparentemente sono io che ho portato sfiga. Comunque San Francisco non e’ Los Angeles, puo’ piovere per settimane intere, c’e’ la nebbia e fa freddo. Naturalmente rispetto a Milano sembra di essere ai Caraibi ma non pensate di venire a SFO senza una giacca, specialmente ad Agosto che e’ il mese piu’ brutto dal punto di vista climatico per visitarla ma anche il periodo in cui ci sono le vacanze in Europa. Se non volete credere a me, ricordatevi le parole del buon Mark Twain quando scrisse: “The coldest winter I ever spent was a summer in San Francisco.”
Il top e’ quando contemporaneamente fa freddo, diluvia, tira vento ma la luce e’ accecante: la tua mise fantozziana comprendera’ una cuffia, un ombrello capovolto e l’assurda presenza degli occhiali da sole.
11. Lo sport
Quando COMPETIZIONE e’ la parola d’ordine. Se fare 300m a piedi per andare al supermercato e’ un azzardo, lo sport e’ un’altra faccenda ed e’ una cosa seria.
Quasi tutte le palestre inziano i corsi alle 4 di mattina e fidatevi i corsi sono gia’ pieni a quell’ora e il livello e’ altissimo. Zumba in America non e’ Zumba che fate in Italia. Inoltre se ti vedono in affanno sei pure sfigato, piu’ e’ faticoso piu’ si sentono spronati, mentre tu stai morendo loro stanno facendo il miglior tempo della loro vita. Inutile dire che io sono sempre il mitico Fantozzi della situazione. Potrei scrivere un romanzo a riguardo, ma per la mia autostima mi limitero’ a queste informazioni.
12. La sanita’
E’ un argomento molto, molto complesso che ancora oggi faccio fatica a capire. Cerchero’ di sintetizzare dicendovi che innanzitutto dovete avere un’assicurazione medica buona (95% delle volte il vostro datore di lavoro ve la fornira’, capite perche’ qui non si puo’ vivere senza lavorare??!!), l’assicurazione pero’ non copre il 100%, alcune cose tra cui l’ambulanza (scusate se sto morendo), le analisi, le visite che non sono considerate di prevenzione ve le dovete pagare, la sottoscritta, polla, ingenuamente ha fatto un’analisi non ritenuta importante dall’assicurazione e ho dovuto pagare 292$ per 1 esame del sangue, nemmeno troppo importante.
Questo per dirvi che questi sono gli stessi costi che sostengono i nostri ospedali ma noi non li sappiamo perche’ non li vediamo. Vi prego non lamentatevi piu’ della sanita’ in Italia, per un ticket di 33 euro, per i mesi di attesa, io qui ho aspettato 2 mesi per un appuntamento e qui e’ tutto a pagamento, se avete un’emergenza da noi e’ tutto compreso e i nostri medici e ospedali non hanno nulla da invidiare in quanto a preparazione e strutture (almeno quelli che conosco e ho frequentato in Lombardia).
13. La scuola
Non entro in merito sulla qualita’ della scuola perche’ non ho figli e quindi non posso testimoniare direttamente, diciamo pero’ che certamente gli adolescenti americani non passano l’80% del loro tempo libero sui libri come invece tocca a noi, soprattutto se studi in un liceo. Mi limitero’ a dirvi che le scuole migliori sono private, quindi costosette se ci metterete vostro figlio dalle elementari, le quattro scuole pubbliche decenti diventano cosi’ gettonate che fanno si’ che siano loro a dettare il prezzo del mercato delle case.
Mi spiego meglio, se in un distretto ci sono delle scuole pubbliche (gratuite) buone, il prezzo delle case in quel distretto sale alle stelle perche’ tutti vorranno vivere li’ dato che si accede alla scuola in base alla residenza. Questo accade anche in UK e questo mi fa pensare a quanto siamo fortunati e posso sottoscriverlo, da insegnante vi assicuro che da noi anche le scuole nel paesino piu’ disperso hanno una buona qualita’, qualche collega alternativo c’e’ sempre ma la qualita’ e’ generalmente alta e soprattutto gratutita ed accessibile a TUTTI. Questo vi fa capire che se sono di famiglia povera e vivo in un’area disagiata potro’ accedere solo a scuole pubbliche di scarsa fama che non mi permetteranno mai di accedere a buone universita’ e di conseguenza in futuro di avere un buon lavoro, a meno che non sia un campione nello sport o mi arruoli nell’esercito. Assurdo. E noi abbiamo il coraggio di lamentarci della nostra istruzione.
14. Gli affitti
Se avete letto il punto 13 allora sara’ facile capire che se volete vivere in una zona tranquilla, decente, con delle buone scuole dovete prepararvi a pagare un affitto spropositato. Ripeto dipende dalla citta’, questa zona e’ parecchio costosa a causa della vicinanza con la Silicon Valley e generalmente il costo della vita e’ piu’ alto, ma per darvi un’idea diciamo che per un bilocale dovete prepararvi a pagare l’equivalente di un trilocale in Piazza San Babila a Milano.
15. Quando parlate non vi capiscono
Mettetelo in conto, quando parlerete capitera’ che non sempre vi capiranno. Per me 8 anni di inglese, una laurea in lingue e 1 anno in Inghilterra a quanto pare non sono bastati. Capita purtroppo che a volte quando parlo non mi capiscono. Il top e’ quando ti dicono che hai un “lovely accent”, come glielo spieghi che in quel momento vorresti sprofondare 100m sotto terra??!!! Quando venivo in vacanza e praticamente per un anno intero avevo solo parlato italiano mi capivano tutti, adesso che vivo qui e per forza di cose parlo inglese ogni giorno da piu’ di un anno non mi capiscono. Sono soddisfazioni.
Ma la cosa piu’ bella e’ quando usi parole inglesi (UK) di cui apparentemente ignorano l’esistenza, ex. trousers invece di pants.
Ma siete seri?!! Ora ok la pronuncia ma ricordiamoci che:
😉 😉 😉 😉 😉 😉
Con questo spero di non aver disilluso nessuno, ci sono naturalmente anche tantissime altre cose positive ma voleva essere soprattutto un appello a tutti i miei conterranei ad apprezzare di piu’ quello che abbiamo e tendiamo a dare per scontanto, che poi tanto scontato altrove non e’, invece di continuare a lamentarci del nostro Paese. (Mea culpa, lo facevo anche io prima di vivere all’estero).
Se il mio post vi ha demoralizzato, non scoraggiatevi ci sono sempre i post delle influencer cool che quando vanno a Los Angeles si sentono a casa e nel posto piu’ fico del mondo (il che e’ vero, il posto e’ pure fico ma loro vivono una realta’ che non e’ la quotidianita’ della maggioranza di noi comuni mortali, oppure puo’ anche darsi che vi facciano vedere solo quello che le rende cool!). 🙂
Valeria says
Troppo cool questo spazio di riflessione e di conoscenza transoceanica. Mi piace tantissimo, Paola.
Non lo sapevo. .. ti seguirò, leggendoti, più spesso!
C’è sempre un posto più a sud o al nord e c’è sempre qualcuno più straniero di noi stessi. Sono luoghi comuni, ma esistono per davvero …
☺
admin says
Grazie Valeria per le tue parole! Un bacione